Dispositivi connessi. Reti tentacolari. Enormi quantità di dati.
In sintesi, è l’Internet delle cose (Internet of Things – IoT). Non ci sono mai state più cose nell’ecosistema IoT in continua espansione come ai giorni nostri.
Dalle città e alle auto intelligenti finanche agli stetoscopi e ai collari per cani intelligenti, il mondo sta diventando ogni giorno più interconnesso.
“Ciò di cui tratta davvero l’Internet delle cose è la tecnologia dell’informazione in grado di raccogliere le proprie informazioni e spesso ciò che fa con quelle informazioni non è dire qualcosa a chi lo gestisce, svolge solo un compito”, ha affermato il pioniere della tecnologia, il britannico Kevin Ashton, che nel 1999 ne coniò la definizione.
E a tal proposito, l’ex presidente ed ex CEO di Google Eric Schmidt, in una intervista rilasciata al World Economic Forum di Davos (Svizzera) del 2015, ad una domanda sul futuro del web, così si espresse: “Risponderò molto semplicemente che Internet scomparirà. Ci saranno così tanti indirizzi IP… così tanti dispositivi, sensori, oggetti che indosseremo e con cui ci interfacceremo che nemmeno ce ne renderemo conto. Faranno sempre parte della vostra vita”.
Certo, non siamo ancora arrivati a questo punto, ma sembrerebbe non essere un futuro poi così distante. Nell’attesa, non proprio agognata, che si concretizzi, chiariamo cosa è e come funziona uno IoT.
Questo acronimo viene riferito ad una rete di oggetti dotati di tecnologie di identificazione legati tra loro ed in grado di comunicare sia reciprocamente sia verso i punti nodali del sistema costituito, ma in particolare capaci di realizzare un network di cose (things) dove ognuna di esse é identificabile sia per nome sia per posizione fisica.
I dispositivi IoT che caratterizzano questi oggetti fisici rientrano prevalentemente in una di queste due categorie:
- switch (che mandano un comando a un oggetto);
- sensori (che ricevono i dati e li trasmettono altrove)
A titolo di esempio, un termostato smart (questa parola si assume spesso sinonimo di IoT), è in grado di ricevere dati sulla posizione di un utente mentre è in viaggio (per esempio, connettendosi a Google Maps), e utilizzandoli per regolare automaticamente la temperatura della sua abitazione prima del suo arrivo senza alcuna azione da parte di quest’ultimo.
E questa è solo una applicazione possibile. Numerosissimi sono i campi in ottica attuale e futura in cui possono essere utilizzati con indiscussa efficacia, tra i quali menzioniamo:
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Domotica, la tecnologia applicata alle abitazioni (smart home) come frigoriferi, lavastoviglie, telefono o il termostato dell’esempio precedente;
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Robotica, l’ingegneria e la tecnologia che permettono ai robot di svolgere compiti oggi destinati agli esseri umani;
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Avionica, la tecnologia applicata ai velivoli ed al pilotaggio (sistemi di comunicazione sugli aerei, pilota automatico avanzato, ecc..);
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Industria automobilistica, come ad esempio tergicristalli intelligenti, pulizia automatica dei filtri, fino alle smart car come le auto capaci di muoversi senza l’ausilio del guidatore (Tesla è una delle società leader del settore);
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Industria biomedicale, come la gestione da remoto dei pazienti sino agli interventi chirurgici a distanza;
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Agricoltura, come ad esempio con l’introduzione dei sensori di umidità allo scopo di pianificare con maggior precisione l’irrigazione automatica delle coltivazioni.
In Italia il settore IoT, dopo la flessione registrata nel primo anno di pandemia, nel 2021 ha ripreso la sua tendenza al rialzo raggiungendo i 7,3 miliardi di euro con un aumento del 22% rispetto all’anno precedente. Le connessioni attive sono 110 milioni pari a 1,8 per abitante, perfettamente in linea con la crescita pre-Covid e di rilievo se paragonato alle performance dei principali Paesi occidentali (crescita tra il 15% e il 25%). Un significativo incentivo allo sviluppo del settore verrà fornito dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – piano facente parte del Next Generation EU della Unione Europea per rilanciare l’economia dopo la pandemia di Covid-19), che ha stanziato risorse per ulteriori 29,7 miliardi di euro.
Secondo il World Economic Forum, entro il 2025 i dispositivi connessi in ambiente IoT saranno 40 miliardi entrando in modo indiscriminato in ogni aspetto della vita quotidiana.
Tale diffusione sottende un tema di notevole importanza relativo alla sicurezza.
I rischi insiti in tale complessità e le potenziali, molteplici ricadute negli ambiti economico, sociale e politico, possono spaziare dalla dipendenza tecnologica alla perdita di autonomia strategica di uno Stato fino alle minacce di tipo antropico a piccolo od ampio spettro in cui l’errore umano si somma alle iniziative di individui, gruppi di individui od organizzazioni malevole, caratterizzate da un diverso grado di complessità e preparazione, che potrebbero essere mosse dai più disparati intenti pericolosi e/o distruttivi.
A tal proposito le realtà nazionali si stanno organizzando predisponendo la necessaria prevenzione definendo le opportune strategie di cybersicurezza fino al conseguimento ottimale, laddove possibile, di una autonomia strategica nazionale volta a creare l’indipendenza tecnologica ed industriale del settore.
Anche l’Unione Europea è molto interessata e sensibile a tutti i temi fin qui affrontati, inserendo il settore tra gli obiettivi chiave in ambito digitale e destinandogli fondi tutt’altro che disprezzabili nel Next Generation EU.
La Commissione Europea sulla concorrenza ha inoltre svolto una approfondita analisi relativamente all’impatto sui consumatori con l’emanazione di una relazione del 20 gennaio 2022 che dà seguito a quella preliminare del giugno 2021.
In essa vengono individuati problemi per quanto concerne:
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la diffusione degli assistenti vocali che consentono l’interazione con altri prodotti, particolarmente con quelli di Amazon, Apple e Google che rappresentano un rischio potenziale all’ingresso di altri competitor poiché ne impediscono la sostituzione o l’interazione con quelli di altre aziende;
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l’esclusività e le vendite vincolate dai big del settore;
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la posizione dominante che consentirebbe alle big tech menzionate l’accesso a grandi quantità di dati con un conseguente rafforzamento della loro posizione di mercato dominante;
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la mancanza di interoperabilità a causa dell’uso di tecnologie proprietarie tanto che i fornitori di assistenti vocali potrebbero anche limitare le caratteristiche operative dei software di terze parti.
FONTI ED APPROFONDIMENTI
- Treccani – definizione: https://www.treccani.it/enciclopedia/internet-of-things_%28Lessico-del-XXI-Secolo%29/ ;
- Google chairman: “The Internet Will Disappear”: https://www.businessinsider.com/google-chief-eric-schmidt-the-internet-will-disappear-2015-1?r=US&IR=T ;
- Interview with Kevin Ashton – inventor of IoT: Is driven by the users: https://www.avnet.com/wps/portal/silica/resources/article/interview-with-iot-inventor-kevin-ashton-iot-is-driven-by-the-users/ ;
- Che cos’è l’Internet of Things (IoT)?: https://www.redhat.com/it/topics/internet-of-things/what-is-iot ;
- Cos’è l’ IoT (Internet of Things): definizione e genesi dell’ internet delle cose: https://www.internet4things.it/iot-library/internet-of-things-gli-ambiti-applicativi-in-italia/#:~:text=I%20settori%20pi%C3%B9%20interessati%20da,molto%20tempo%2C%20lo%20Smart%20Manufacturing ;
- Osservatorio IoT in Italia – ricerca 2021-2022: https://d110erj175o600.cloudfront.net/wp-content/uploads/2022/04/13111734/Business-Scenario-2022-La-crescita-dellInternet-of-Things.pdf ;
- Strategia nazionale di cybersicurezza 2022-2026: https://www.acn.gov.it/ACN_Strategia.pdf ;
- Cybersecurity per IoT e 5G, il ruolo strategico degli standard: https://www.agendadigitale.eu/sicurezza/cybersecurity-per-iot-e-5g-il-ruolo-strategico-degli-standard/ ;
- The next generation Internet of Things: https://digital-strategy.ec.europa.eu/en/policies/next-generation-internet-things ;
- REPORT FROM THE COMMISSION TO THE COUNCIL AND THE EUROPEAN PARLIAMENT, Final report – sector inquiry into consumer Internet of Things (20 gennaio 2022): https://competition-policy.ec.europa.eu/system/files/2022-01/internet-of-things_final_report_2022_en.pdf ;
- REPORT FROM THE COMMISSION TO THE COUNCIL AND THE EUROPEAN PARLIAMENT, Final report – Sector inquiry into consumer Internet of Things . Accompanying the document: https://competition-policy.ec.europa.eu/system/files/2022-01/internet-of-things_final_report_2022_staff_working_document_0.pdf
- Cybersecurity; https://www.tiaformazione.org/cybersecurity-mesh/
IMMAGINI (in ordine sequenziale):
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