Serafina Manca è insegnante della Scuola Pischedda (Bosa, Italia). Ha accompagnato un gruppo di studenti durante la prima mobilità (Siviglia 2018).
Per molti bambini la scuola è vissuta come un'esperienza basata sull'apprendimento statico (l'insegnante spiega, l'alunno ascolta, gli studi da valutare). Esperienza spesso piena di limiti e lontana dalla vita reale.
I bambini hanno bisogno, spesso inconsciamente, di allargare i propri orizzonti, di mettersi alla prova, di scoprire potenzialità e limiti, di relazionarsi con le loro solite realtà.
È nostro dovere come formatori far avventurare i nostri studenti nella loro vita quotidiana e far loro concepire la vita come un insieme di esperienze in connessione.
Gli studenti hanno avuto questa opportunità grazie al lavoro organizzativo del team di TIA Formazione e alla coesione e armonia dei tutor che hanno seguito gli studenti durante questo periodo.
Ho partecipato come tutor alla seconda parte della mobilità.
La prima impressione è stata positiva. Ho trovato i ragazzi abbastanza tranquilli e rilassati. Diversi studenti hanno indubbiamente testato e migliorato le proprie capacità professionali e comunicative in un contesto culturale diverso dal proprio. Si può dire che sono state gettate le basi per lo sviluppo di capacità di problem solving e di pensiero più raffinate.
Nota negativa: alcuni giovani non hanno colto appieno l'opportunità di progredire in termini di responsabilità e autonomia, forse perché impreparati a un'esperienza così complessa ea tutto tondo. Anche se, nel mio cuore, credo che ci sia stata una crescita emotiva per tutti i ragazzi.
Concludo questo contributo con una citazione che riassume il mio pensiero:
“Quando un'emozione nasce da un'esperienza,
lasciando in noi una traccia nuova, forse invisibile,
ma ci trasforma,
quindi abbiamo avuto un'esperienza autentica. "
(Anonimo)
Serafina Manca
Tradotto con DeepL